1946. Angelo Orlando, mio padre, allora diciottenne, partì da Casteltermini in provincia di Agrigento alla volta di Firenze. Appena arrivato trovò subito lavoro presso la Novecento di via Panzani, sede di un artigiano calzolaio. Velocemente imparò il mestiere di riparatore, e pochi anni dopo, nel 1951, decise di mettersi in proprio aprendo una calzoleria in via del Giglio.
l lavoro procedette bene finchè dopo un paio d’anni un cliente pagò la riparazione del proprio paio di scarpe offrendo una litografia. Mio padre l’accettò ringraziando e decise di mettere l’opera nella piccola vetrina, accanto ai lacci, i lucidi, le creme e le spazzole. Dopo qualche giorno un signore chiese di poter acquistare l’opera. Mio padre non sapeva chi fosse l’autore e tantomeno quanto potesse valere. Accettò l’offerta di 5.000 lire e scoprì dall’acquirente che si trattava di un’incisione di Giovanni Fattori. Da quel giorno papà cominciò a documentarsi e piano piano la piccola vetrina della calzoleria si riempì di opere d’artisti toscani; creme, lacci e lucidi persero presto il loro primato tra i vetri del negozio.
Il 1959 fù l’anno del cambiamento: Calzoleria Orlando lasciò definitivamente spazio aGalleria Orlando. Ma passò ancora molto prima che l’odore del cuoio svanisse dal locale. I visitatori ora passeggiavano tra le opere, circondati dalle stesse pareti che fino a poco tempo prima avvolgevano le rumorose macchine per la lucidatura
La galleria diventò luogo di frequentazione stabile dei collezionisti fiorentini, il successo permise dopo soli 10 anni l’apertura della prestigiosa sede estiva di Forte dei Marmi, laGalleria Cavour Orlando. Collezionisti di tutta Italia ogni estate non mancavano all’inaugurazione della nuova stagione, nella quale venivano offerte opere straordinarie e di altissimo livello raccolte durante l’intero inverno. La sera, dopo le 21… la magia dell’asta: fino a notte fonda collezionisti e semplici curiosi affollavano la galleria, seduti su comode poltrone, fuori, in piedi, tutti ascoltando le parole del fascinoso banditore di turno
Sono cresciuto respirando queste serate e ascoltando i banditori, mio padre, il grande pubblico. Durante il giorno, talvolta, Mino Maccari, Ernesto Treccani, Giuseppe Migneco o Remo Brindisi venivano a trovare papa’ e io ero lì, con loro. Nel 1975 alla grande Galleria Cavour Orlando si affiancò la piccola ma prestigiosa Galleria Orlando di via Carducci a Forte Dei Marmi direttamente gestita ancor oggi da Susanna Orlando, la mia grande sorella
Affascinato dal mondo delle aste, cominciai inconsapevolmente ad innamorarmene, fin quando una sera d’estate di ventisette anni fa, il banditore impiegato da mio padre non si presentò al lavoro. L’occasione per farmi valere, papa’ mi mise il microfono in mano e disse:
“Vai Ale! Adesso sta a te’”
Fù un trionfo, il panico iniziale lasciò presto spazio alla grande convinzione che fin da piccolo mi caratterizzava. Partii come un treno ottenendo un risultato incredibile per quei tempi. Naturalmente da quel giorno diventai il banditore ufficiale della galleria; non solo a Forte dei Marmi ma anche nelle lunghe trasferte invernali nei grandi hotel d’Italia dove regolarmente Papà affittava spazi per le sue manifestazioni
Nel frattempo la galleria di Firenze era diventata troppo piccola per la mole d’affari esistente e nel 1987 nacque la splendidaGalleria Orlando di via Romana con una memorabile inaugurazione dedicata ai fratelli Antonio e Xavier Bueno
Nel dicembre 1996 ricevetti una telefonata dal dirigente di Telemarket, rete televisiva nazionale. Mi chiese se fossi disponibile ad un provino, perchè no? Il 7 gennaio 1997 si accesero le telecamere e per ben 15 anni sono rimasto sul palcoscenico
Il 10 novembre 2012 si avvera il sogno della mia vita, nasce Orlando Arte.
Dimostrazione che a volte i sogni s’avverano
E allora che il sogno continui…
Alessandro Orlando