Inaugurazione della mostra del Maestro Claudio Rolfi

Sabato 16 luglio si è svolta, nella meravigliosa cornice della chiesa di San Giovanni in Borgo Vecchio, l’inaugurazione della mostra del Maestro Claudio Rolfi.

 

Un avvenimento particolarmente importante per la sua carriera artistica, in quanto, in questa occasione, si è presentato il nuovo catalogo con tutte le nuove opere.

 

Un personalità artistica quella del Maestro Rolfi, particolarmente accattivante che, partendo dallo studio dei grandi pittori del novecento come De Chirico, Carrà, Campigli, Casorati, riesce a trasferirne i concetti coloristico-spaziali sulla tela con uno stile proprio, unico e inconfondibile.

 

L'uso della spatola, preferita al tradizionale pennello, consente la creazione di incredibili movimenti sulla tela, sia nel colore sia nel rilievo, tali da caratterizzare ogni piccolo angolo dell'opera sia esso appartenente al soggetto dominante o semplicemente allo sfondo in secondo piano.

 

Nella sua pittura Claudio esalta le forme semplici ed essenziali, proprie dei maestri prima citati, con equilibrati e ricercati giochi di chiaroscuro, rimarcando la metafisica forza della luce sull'ombra, per una piacevole visione tridimensionale assai gradita all'occhio dello spettatore.

 

Nelle sue opere affronta i temi classici della pittura, il paesaggio con i toni verdi dominanti, il mare e il cielo con tutte le loro sfumature dall'azzurro al blu, l'architettura dei cascinali e delle grandi periferie urbane, la natura morta con composizioni di varia caratura, la figura umana, rappresentata anch'essa con grande essenzialità e purezza di volumi.

 

L'ultimo periodo, pur riconoscibile per la sua personale tecnica pittorica, lo vede protagonista di una nuova evoluzione compositiva e coloristica con evidente tendenza all'astrazione pura. Da oggetti e sagome ben delineate, che lo hanno seguito e contraddistinto nel suo percorso storico, a una sintesi informale dei volumi e delle forme, con la loro semplice collocazione sul piano ad aree di colore.

 

Il metafisico concetto tridimensionale e di profondità prospettica passa così in second'ordine, lasciando spazio a piacevoli armonie, accostamenti e fusioni cromatiche di sintesi.

 

Un invito a non perdere questa mostra che durerà fino alla fine di luglio a Fossano.