Giacomo Ponzi

Biografia


Nasce a Parma il 21 Novembre 1970, ultimo di cinque figli. Fin da giovanissimo dimostra di essere portato per le arti figurative, seguendo in questo modo le orme della madre, della sorella e del fratello che disegnano e dipingono. Con quest'ultimo, negli anni '90, lavora molto dal vivo con matite,  pastelli e carboncini. scegliendo come tema la campagna, il fiume Taro e le vicine colline, continua la ricerca che  lo porta a sperimentare varie tecniche pittoriche e di scultura. 

Negli ultimi anni si concentra su tele e colori ad olio prediligendo al lavoro in studio la pittura "en plein air". Partecipa a varie collettive d'arte e concorsi nazionali di pittura. Dal 2002 organizza ed espone in mostre personali su tutto il territorio italiano.

Vive e lavora a Noce, in provincia di Parma


la natura pulsante

Le sue opere sono natura viva che pulsa e a toccarle con mano si percepisce sia il freddo pungente di una nevicata che l'aria estiva di un grande manto erboso. Osservandoli con questa dinamica si comprende veramente l'essenza di Giacomo Ponzi che dall'esterno si mostra come una tela grezza impregnata di strati di colore. L'accorta scelta di inserire nei suoi lavori dei veri "pezzi di natura" che si fondono in quell'attimo effimero, sfuggente, con la materia pesante del colore; nonché le sue "imprimiture", fanno di Ponzi un artista veramente innovativo

Ponzi, infatti, è in grado di cogliere la quintessenza della natura, la scorrevolezza del tempo e cioè la vita, pur nell'assenza totale di qualsiasi essere umano. 

La sua sperimentazione si svolge en plein air,ispirandosi alla corrente impressionista francese di primo Ottocento, tuttavia solo prendendone spunto, poiché la ricerca dell'artista affonda altresì le sue radici nel movimento post impressionista sia di ambito francese (fauves) che di matrice tedesca. La maniera di modellare la pittura come fosse bassorilievo scultoreo potrebbe accostarsi alla tormentata pittura di Van Gogh, al suo campo di grano con volo di corvi datato 1890 caratterizzato, come altre sue opere, da ritmo vorticoso e potente delle pennellate.

L'idea di profondo rispetto nei confronti della natura, di adorazione dinnanzi ad essa è un pensiero che affonda le sue radici nel primo dopoguerra, quando gli artisti si rifugiarono nella natura per fuggire dagli orrori della realtà umana

Questo concetto spirituale della natura, presente già in età classica, ripreso più volte dagli artisti,è prsente anche in Giacomo Ponzi, ma non con il tormento esistenziale di Van Gogh. 

Penso che per Ponzi la natura sia vista come il luogo perfetto in cui sperimentare, tuttavia anche questo è un nobile concetto, impiegato per tutto il corso della sua vita anche, per esempio, da Leonardo Da Vinci.

 

Ponzi non fotografa la realtà naturale ma la sacrifica, rendendola oggetto dei suoi studi di luce, elemento constante in tutte le sue opere e, attraverso gli strati della tavolozza cromatica, cerca di fermare l'attimo, sempre con una sveitezzza esecutiva impressionante

 

                                                      Lucia Altani

Immagini a scopo illustrativo. Chiamare in galleria per disponibilità